COMUNICATI STAMPA
21 Maggio 2020
Settimana della Comunicazione:
la sfida di un’iniziativa tutta social da “raccontare e fissare nella memoria” Verso il 24 maggio, 54ma Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali
Anche nella comunicazione la parola chiave è condividere. Ce lo ricorda Paolo Ruffini, prefetto del Dicastero per la Comunicazione della Santa Sede, che il 24 maggio, in occasione della 54ma Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali, proporrà un momento di riflessione sul messaggio di Papa Francesco, che sarà trasmesso sul profilo Facebook della Settimana della Comunicazione, evento congiunto tra Società San Paolo e Figlie di San Paolo, che nonostante le difficoltà derivanti dall’emergenza sanitaria non si sono fermati e hanno realizzato l’iniziativa in versione esclusivamente digitale.
«Narrare significa fare esperienza. Senza ricondurre l’esperienza all’unità, però, non c’è sapienza e nemmeno conoscenza, e tutto si riduce a una mera elencazione di fatti. Questo porta a una comunicazione senza senso e senza condivisione che finisce col divorare se stessa», dice Ruffini.
La Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali chiuderà la 15ma Settimana della Comunicazione organizzata da Paolini e Paoline, che è partita il 4 maggio ed è entrata nel vivo lo scorso 17 maggio.
Il programma della Settimana della Comunicazione, e del Festival della Comunicazione − che ne rappresenta il focus all’interno di una diocesi italiana − ha visto e vedrà ancora fino a domenica prossima una serie di incontri animati da protagonisti del mondo della comunicazione, che commentano dal proprio punto di osservazione o ambito di competenza le molte sfaccettature del messaggio del Papa, che quest’anno ha come tema la narrazione: «Perché tu possa raccontare e fissare nella memoria (Es 10,2). La vita si fa storia».
«Considerata la centralità che il tema della comunicazione ha assunto nelle nostre vite, già da prima dell’emergenza causata dal Covid-19 – dicono Giuseppe Lacerenza e sr Paola Fosson, rispettivamente della Società San Paolo e delle Figlie di San Paolo, e responsabili della Settimana − come “apostoli comunicatori” della “bella Storia” della presenza e azione di Dio nella vita dell’uomo, in questa edizione della Settimana
della Comunicazione siamo approdati con grande slancio ed entusiasmo negli ambienti digitali. Qui desideriamo in futuro intensificare la nostra presenza con iniziative che consentano un’efficace interazione tra gli spazi fisici e quelli digitali, per continuare ad essere “lievito nella cultura della comunicazione”».
«Con la pandemia – ha dichiarato nel suo video-evento Paolo Benanti, francescano, esperto di bioetica ed etica delle tecnologie − abbiamo sperimentato su di noi un metodo molto “analogico”: abbiamo bloccato i nostri corpi e chiuso noi stessi all’interno delle nostre abitazioni, ma questo isolamento non sempre si è tradotto in una solitudine, perché la piattaforma digitale ci ha permesso una sorta di connessione con tutto ciò che c’era intorno». Gli eventi e le tematiche proposte sulle piattaforme online della Settimana e del Festival, a partire dalla 4 maggio, hanno registrato un forte interesse e coinvolgimento della gente, a cui tra l’altro è stata offerta l’opportunità di ascoltare quotidianamente in sette appuntamenti il messaggio di Papa Francesco, letto da Michele Casella, attore, autore e regista.
Francesca Fialdini, conduttrice RAI, ci ha confidato durante l’intervista che nel suo percorso professionale è attenta ad armonizzare la ricerca spirituale e l’approfondimento culturale; questa attenzione le permette di avere una sensibilità particolare nella conduzione del suo programma di Rai 1, Da noi… a ruota libera, dove le persone intervenute raccontano storie di vita che hanno generato in loro un cambiamento ispirato all’accoglienza e all’amore per l’altro.
È un po’ il concetto di “giornalismo mite”, uno degli aspetti della buona narrazione, richiamato da Piero Damosso, caporedattore del Tg1: «dare risalto a storie che aiutano a guardare il mondo con tenerezza».
Il 24 maggio si concluderà anche il Festival della Comunicazione, evento di punta della Settimana della Comunicazione, quest’anno organizzato dalla Diocesi di Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Terlizzi con le Paoline e i Paolini, e i cui appuntamenti sono trasmessi sulle piattaforme digitali della Diocesi.
Per maggiori informazioni:
sito web: www.settimanadellacomunicazione.it
Facebook: @Settimana della Comunicazione, @Festival della Comunicazione YouTube: settcomunicazione
A questi link è possibile scaricare:
Locandina della manifestazione: https://tinyurl.com/yaul6ot5
Programma della Settimana della Comunicazione: https://tinyurl.com/y8t5nufz
Programma del Festival della Comunicazione: https://tinyurl.com/y7dqsgu5
Rivista Pagine Aperte interamente dedicata all’approfondimento del messaggio del Papa: https://tinyurl.com/y97xu924
Messaggio integrale di Papa Francesco: https://tinyurl.com/ybaptlch
Ufficio stampa
SuLLeali Comunicazione Responsabile
Michela Mazzali – 3482652565
04 Maggio 2020
Settimana della Comunicazione
Si parte il 4 maggio all’insegna di una narrazione umana e autentica
Un’edizione esclusivamente online lungo le 5 vie della conoscenza, dei linguaggi, della bellezza, dellʼaggregazione, della solidarietà”
La 15esima edizione della Settimana della Comunicazione prende il via oggi, lo stesso giorno in cui l’Italia si appresta a ripartire, e si concluderà il 24 maggio con la 54esima Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali. Organizzata dalla Società San Paolo e dalle Figlie di San Paolo, la manifestazione, con il suo evento trainante, il Festival della Comunicazione, si svolgerà con una modalità esclusivamente digitale, nel rispetto delle disposizioni sull’emergenza sanitaria, con eventi che approfondiscono il tema della narrazione e della comunicazione umana in tutte le sue sfaccettature, dando voce e corpo al tema scelto quest’anno da Papa Francesco: «“Perché tu possa raccontare e fissare nella memoria” (Es 10,2). La vita si fa storia».
“Abbiamo un gran bisogno in questo periodo − ci dice sr Paola Fosson, Figlia di San Paolo e membro della Commissione promotrice della Settimana della Comunicazione – di essere rincuorati da storie che possano raccontare tutto il bene che c’è nel mondo, che possano portare nella narrazione quotidiana, anche quella fatta dai media, un messaggio di speranza, di bellezza, di conforto. Proprio intorno a questo bisogno, che si è ulteriormente rafforzato con l’emergenza che stiamo vivendo, abbiamo costruito il programma degli eventi”. Ispirati al bisogno di “respirare la verità delle storie buone: storie che edifichino, non che distruggano; storie che aiutino a ritrovare le radici e la forza per andare avanti insieme”, come dichiarato da Papa Francesco, i Paolini e le Paoline lanciano il programma della Settimana della Comunicazione che sarà animato da interviste e dibattiti con protagonisti di grande spessore. Tra questi, solo per citarne alcuni, Massimiliano Padula, docente di Scienze della comunicazione, che parlerà delle logiche della comunicazione digitale e di quanto queste siano integrate, in questo momento storico, all’umano in tutte le sue espressioni; Giovan Battista Brunori, capo redattore esteri e vaticanista del Tg2, che parlerà di come le religioni possono comunicare una speranza e una visione del mondo basata sull’ascolto e sull’accettazione del diverso Francesca Fialdini, conduttrice RAI, che racconterà storie incredibili di persone, intervenute nel programma di Rai 1, Da noi…a ruota libera da lei condotto, che hanno portato nella loro vita un cambiamento ispirato all’accoglienza e all’amore per l’altro; Piero Damosso, giornalista Rai che parlerà della buona narrazione nel mondo dell’informazione.
Questi sono solo alcuni dei numerosi interventi, che saranno pubblicati sui profili Facebook e YouTube della Settimana della Comunicazione, dal 4 al 24 maggio.
Anche il Festival della Comunicazione, evento di punta della Settimana della Comunicazione e quest’anno organizzato dalla Diocesi di Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Terlizzi, in collaborazione con le Paoline e i Paolini, vanta ospiti di rilievo che tratteranno temi di grande interesse e attualità.
A partire dall’evento di inaugurazione, diffuso in streaming oggi alle 19, nel quale si racconterà della vita sospesa delle popolazioni che hanno vissuto il terremoto nel 2016 e che ora vivono l’emergenza Covid, passando poi, nei giorni successivi, a parlare di nuovi media, di privacy, di fake news, di formazione, di educazione ma anche di poesia, libri e cinema, con rassegne dedicate. Non ultimo il Tour virtuale, previsto per il 23 maggio, in alcuni siti di interesse dei 4 comuni della Diocesi.
In un momento in cui il turismo sta vivendo una delle sue peggiori crisi a causa dell’emergenza sanitaria si vuole portare la bellezza di questi territori direttamente a casa delle persone, “augurandoci – dichiara il Comitato organizzatore – che questa emergenza finisca in fretta e che i cittadini italiani e stranieri possano tornare a godere delle eccellenze turistiche e culturali di cui il nostro paese è così ricco”.
La Settimana e il Festival della Comunicazione si concluderanno il 24 maggio. Per l’occasione Paolo Ruffini, prefetto del Dicastero per la Comunicazione, ci proporrà un momento di riflessione sul messaggio di Papa Francesco e un focus sulle iniziative pastorali della Chiesa per prendersi cura delle persone ai tempi del coronavirus.
27 Aprile 2020
Il tema della narrazione al centro della Settimana e del Festival della Comunicazione, questʼanno animate esclusivamente online.
Si parte da Molfetta con una maratona di eventi dal 4 al 24 maggio.
«Perché tu possa raccontare e fissare nella memoria (Es 10,2). La vita si fa storia»: è questo il tema del messaggio di Papa Francesco a cui le Paoline e i Paolini danno voce nella Settimana e nel Festival della Comunicazione, che si svolgeranno a partire dal 4 maggio e ci accompagneranno fino al 24 maggio per la celebrazione della 54esima Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali.
La novità di questa edizione, che arriva nel mezzo dell’emergenza sanitaria, è soprattutto nella modalità organizzativa degli eventi: tutti rigorosamente online e in streaming. Il Festival, che è l’evento trainante della Settimana della Comunicazione, quest’anno è organizzato dalla Diocesi di Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Terlizzi, in collaborazione con le Paoline e i Paolini, con il contributo del Servizio Promozione Sostegno Economico alla Chiesa della CEI, il patrocinio della Regione Puglia, dei quattro Comuni della Diocesi, del Dicastero Vaticano per la Comunicazione, dell’Ufficio nazionale per le comunicazioni sociali nonché di numerosi altri enti e media partner nazionali.
Il calendario del Festival della Comunicazione è stato presentato venerdì scorso 24 aprile in una conferenza stampa online – a cui ha partecipato anche Vincenzo Corrado, direttore dellʼUfficio nazionale per le Comunicazioni sociali. Esso è frutto di un anno e mezzo di lavoro e nonostante sia stato, a seguito dell’emergenza sanitaria, riadattato in una versione digitale, si presenta ricco di incontri, dibattiti, conferenze, personaggi autorevoli e spunti tematici, come ha spiegato Luigi Sparapano, direttore dell’Ufficio comunicazioni sociali della Diocesi in rappresentanza del Comitato organizzatore.
«In queste ultime settimane – ha detto Giuseppe Lacerenza, della Società San Paolo, referente del Festival della Comunicazione insieme a suor Cristina Beffa, delle Figlie di San Paolo – siamo stati testimoni di quanto il coronavirus abbia strappato agli affetti familiari soprattutto gli anziani, la generazione che più di tutte è custode della memoria, quella deputata a narrare alle nuove generazioni la propria storia ed esperienza di vita. La Settimana della Comunicazione e il Festival ci faranno riflettere proprio su quanto abbiamo bisogno di “storie” che ci guidino – come dice papa Francesco nel suo messaggio – “tra le tante lacerazioni dellʼoggi” e “riportino alla luce la verità di ciò che siamo”».
Emblematico il richiamo fatto dal Vescovo di Molfetta, mons. Domenico Cornacchia, sull’importanza di guardare «non al passato con atteggiamento nostalgico ma al futuro con dinamismo profetico». E per farlo ha citato lo scrittore Luis Sepùlveda che ci ha da poco lasciati proprio a causa del coronavirus: «Viaggiando in lungo e in largo per il mondo – scriveva – ho incontrato magnifici sognatori, uomini e donne che credono con testardaggine nei sogni. Li mantengono, li coltivano, li condividono, li moltiplicano».
Il Vescovo ha concluso invitando tutti a «coltivare i nostri sogni, la bellezza, l’autenticità, la bontà. Dobbiamo vivere per essere ricordati, per lasciare una pagina scritta, di successi e insuccessi perché la vita è fatta da entrambe le cose. Questo dobbiamo lasciare alle future generazioni, una storia umana da narrare».
Il 4 maggio prenderà il via anche la 15esima edizione della Settimana della Comunicazione: anchʼessa sarà animata online con interviste e videoconferenze che vedranno la partecipazione di varie personalità, tra cui Paolo Ruffini, prefetto del Dicastero per la Comunicazione, il giornalista RAI Piero Damosso, Francesca Fialdini, conduttrice RAI, Massimiliano Padula, docente di Scienze della comunicazione, il vaticanista Giovan Battista Brunori e tanti altri esperti con cui riflettere sul tema del messaggio di papa Francesco, che ci ricorda che «abbiamo bisogno di respirare la verità delle storie buone: storie che edifichino, non che distruggano; storie che aiutino a ritrovare le radici e la forza per andare avanti insieme».
Per maggiori informazioni:
sito web: www.settimanadellacomunicazione.it
Facebook: @Settimana della Comunicazione, @Festival della Comunicazione
24 Gennaio 2020
Il messaggio di Papa Francesco per la 54ma Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali, ci invita a riflettere sull’importanza della memoria per la storia personale di ognuno e per la storia dell’umanità intera. Con la scelta di questo tema, tratto da un passo del Libro dell’Esodo, Papa Francesco sottolinea come sia prezioso, nella comunicazione, il patrimonio della memoria. Non c’è futuro senza radicamento nella storia vissuta: attraverso la memoria avviene la consegna di storie, speranze, sogni ed esperienze da una generazione ad un’altra.
Il tema della prossima Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali ci ricorda inoltre che ogni racconto nasce dalla vita, dall’incontro con l’altro. La comunicazione è chiamata a mettere in connessione, attraverso il racconto, la memoria con la vita. Ancora una volta, al centro, c’è la persona con le sue relazioni e la sua innata capacità di comunicare.
Per dare risalto a tutto questo, Paoline e Paolini “raccontano” il messaggio del Papa con una grafica che mette in primo piano questa connessione, questo legame tra passato e futuro attraverso il radicamento nel presente, nella storia vissuta: un nonno tiene in braccio la nipotina raccontandole qualcosa mentre le mostra, sul far della sera, un arcobaleno. L’arcobaleno da un lato evoca l’apertura a nuovi orizzonti di speranza, dall’altro contiene in sé un riferimento al Libro dell’Esodo e alla nuova Alleanza di Dio con gli uomini. “L’esperienza dell’Esodo – scrive Papa Francesco nel messaggio – ci insegna che la conoscenza di Dio si trasmette soprattutto raccontando, di generazione in generazione, come Egli continua a farsi presente. Il Dio della vita si comunica raccontando la vita”.
I Paolini e le Paoline approfondiranno il messaggio del Papa il 21 aprile a Roma, in occasione del lancio della Settimana della Comunicazione e del Festival della Comunicazione 2020, eventi che si realizzano in collaborazione con Cattolica Assicurazione e il Servizio Promozione Sostegno Economico della CEI.
RASSEGNA STAMPA
Il Festival “resiste” e crea relazioni
Il Festival pastorale e cultura a Molfetta
Tutti al Festival della COmunicazione
Tessitori di storie e narratori del bello che ci abita
Pompili e i frati di Accumoli al Festival di Molfetta
Confabulare. Il piacere della lettura come gioco
tamburini Cultura e Spettacoli
Comunicazione, al via sulla rete il 15 Festival tra Covid e sisma
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