“Mediterraneo frontiera di pace”: è questo il tema del convegno della Conferenza Episcopale Italiana che si svolge a Firenze dal 23 al 27 febbraio 2022. Questo convegno segue quello che, nel febbraio del 2020, la CEI aveva promosso a Bari.
La scelta di Firenze è quanto mai significativa perché Firenze è la città di Giorgio La Pira, docente universitario, deputato, legislatore all’Assemblea Costituente e, dal 1951, anche sindaco di Firenze per due mandati; da Sindaco, ha organizzato tra il 1958 e il 1964 quattro Colloqui Mediterranei, trasformando la città in un punto di luce e di speranza, che coinvolgeva molti paesi del Mediterraneo e non solo. Gli incontri di Firenze non erano pensati come momenti ufficiali di riflessione politica, ma offrivano occasioni a personalità – influenti, ma non necessariamente ufficiali – anche di paesi non sempre alleati, di stabilire contatti informali, con il pretesto di un evento di carattere culturale. La Pira era solito dire che «il momento importante è quello in cui si interrompono i lavori per prendere il caffè». Occasione informale in cui le persone si incontrano senza schermi, nella normalità di una pausa che, non di rado, permette loro di guardarsi negli occhi, da persona a persona.
Una idea forte di La Pira era quella di rendere protagonista la città: «unire le città per unire le nazioni» era il suo motto, perché «è la città l’istituzione più vicina ai bisogni della persona… Il nome di ogni città è al femminile. Esse rappresentano l’utero dal quale ognuno di noi è venuto al mondo, trasmettendoci l’eredità dei padri attraverso il loro corredo di opere d’arte, tradizioni e cultura». A partire da un processo di unione tra le città si può conseguire, come effetto più prossimo, l’unione degli Stati. Questa idea è stata coltivata da La Pira in tutti i grandi convegni dei sindaci delle città capitali del mondo, nei Convegni per la pace e la civiltà cristiana, nei Colloqui Mediterranei e ha un suo sviluppo concreto nelle forme del gemellaggio che conosciamo.
L’idea di La Pira di coinvolgere i sindaci delle grandi città è stata ripresa dall’attuale sindaco di Firenze, Dario Nardella che, di concerto con la CEI, ha invitato i sindaci di alcune tra le più importanti e significative città del Mediterraneo. «Dal momento che comunità ecclesiale e comunità civile si ritroveranno assieme nel nome della riconciliazione fra i popoli», sostiene Dario Nardella, «è come se scrivessimo un’ulteriore pagina del progetto lapiriano».
Giorgio La Pira – di lui è in corso il processo di beatificazione – era un uomo del Vangelo e per questo è stato un grande uomo politico; il Vangelo, infatti, è la Magna carta di ogni convivenza civile, pacifica e aperta al dialogo, all’incontro; in buona sostanza, aperta al futuro. In questo contesto può essere interessante, per approfondire, segnalare titoli che raccontano la vita e soprattutto presentano il pensiero e le scelte di La Pira.