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Si tratta di una rassegna di concerti cameristici che apre il 31 marzo e si conclude il 4 aprile proponendo ogni sera una prospettiva diversa sul repertorio classico e contemporaneo.

Cinque concerti tematici, con programmi che in certi casi non ti aspetteresti da un festival organizzato dal Pontificio Istituto di Musica Sacra.
Sul palco saliranno numerosi musicisti ogni sera, con organici che cambiano da un brano all’altro all’interno dello stesso concerto. Il primo, per esempio, si aprirà con l’Overture Egmont di Beethoven in una trascrizione per due pianoforti a otto mani, seguirà la Ballata degli incontri possibili per pianoforte, violino, viola e violoncello di Marco Cimagalli, che al Pims insegna Analisi musicale, per continuare con la Passacaglia per violino solo di Biber e concludere con il Quintetto per pianoforte e archi di Franck.

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