Siamo oramai abituati da tempo a come i modelli di intelligenza artificiale (AI) possano mettere in crisi molti settori della nostra società, inclusa l’educazione. In questo contesto, il dibattito che circonda l’avvento di ChatGPT non è affatto nuovo, ma ci spinge ancora una volta a confrontarci con una serie di interrogativi sulle conseguenze, i limiti e i cambiamenti che ne deriveranno. Questo nuovo sviluppo solleva importanti questioni sull’evoluzione del processo educativo, sul modo in cui l’AI potrebbe influenzare il ruolo degli insegnanti e degli studenti, nonché sull’accessibilità e l’equità dell’istruzione.
ChatGPT è un modello di intelligenza artificiale sviluppato da OpenAI progettato per generare testi coerenti e comprensibili in risposta a domande e comandi in linguaggio naturale su una vasta gamma di argomenti. Due sono i campi dell’educazione che vengono interpellati da questo tipo di modello AI: l’insegnamento nozionistico e, soprattutto, l’insegnamento e lo sviluppo del pensiero critico, soprattutto per quanto riguarda le capacità di sintesi, elaborazione e analisi che gli studenti sviluppano tramite l’elaborazione e la comprensione dei testi.
Alessandra Luna Navarro su comunità di connessioni