Un giornalismo capace di promuovere e di comunicare il bene, di fare rete (nel senso di creare relazione), con competenza e chiedendosi a chi è rivolta l’informazione; capace di mettersi in gioco, sapendo che, talvolta, vi è un prezzo da pagare: Un fare la professione dei comunicatori secondo le logiche del bene, rimboccandosi le maniche, “andando sul campo”, con entusiasmo e consapevolezza dei propri limiti, magari, con un nuovo modello “Made in Italy”, come accade per tante eccellenze che qualificano il nostro Paese in tutto il mondo.
L’Arcivescovo Mario Delpini ha detto tutto questo, incontrando, come tradizione, i giornalisti, in un’affollata Sala Barozzi dell’Istituto dei Ciechi di Milano. A dialogare con il vescovo sono stati 6 giovani che frequentano le tre Scuole Universitarie della città in cui ci si forma alla professione.