L’editore San Paolo pubblica in e-book!
“Il Diario non racconta solo le storie drammatiche di tante donne e uomini della villa, fra droga, violenza e miseria. Ci fa vedere anche l’umanità bella di tanta gente che, attorno alla parrocchia, si prodiga tutti i giorni per aiutare chi è più bisognoso di aiuto…
La cucina popolare – racconta il libro – non è l’unica opera di carità che praticano nelle villas. C’è un ricovero per gli alcolizzati e un Hogar de Cristo per chi è caduto nelle grinfie della droga. Poi ci sono i “vecchietti”, che si cerca di proteggere da un virus crudele che, ovunque nel mondo, ha fatto strage proprio delle persone più anziane e fragili…
Proprio al sostentamento di questa casa per gli anziani l’autore dell’ebook ha deciso di destinare gli introiti della pubblicazione. Un motivo in più per leggere e diffondere questo Diario che ci mostra il volto avvincente e concreto di una “Chiesa povera e per i poveri”. I versi di un cantautore italiano, Fabrizio de André, raccontano di quartieri malfamati dove “il sole del buon Dio non dà i suoi raggi” perché troppo impegnato a “scaldar la gente di altri paraggi”. Ecco, questo libro ci fa invece vedere come – attraverso il dono della testimonianza – non ci sia zona, per quanto oscura, dove un raggio del buon Dio non arrivi a riscaldare qualche cuore e illuminare esistenze altrimenti invisibili” (Dalla Prefazione di Papa Francesco).
Alver Metalli ha esordito come giornalista a Roma nel 1978: seguiva l’America Latina per il settimanale Il Sabato. Fino al 1987 ha viaggiato tra Nicaragua, Salvador, Messico, Argentina, Brasile, Uruguay, Paraguay e Cile. Nel 1987 si è stabilito in Argentina e nel 1999 a Città del Messico, con un contratto Rai rinnovato per diciassette anni consecutivi. Dal 2002 nuovo trasferimento, a Montevideo, dove è rimasto fino al 2007, per poi tornare in Argentina, dove tuttora vive, in una baraccopoli alla periferia di Buenos Aires. Dal 2013 la collaborazione al portale «Vatican insider» e la direzione per cinque anni del sito d’informazione «Tierras de América».