Nel 73 per cento dei 180 Paesi analizzati da Reporter senza frontiere, il giornalismo è fortemente ostacolato. Questi Paesi sono caratterizzati da situazioni ritenute “gravissime”, “difficili” o “problematiche” per la libertà di stampa. E la pandemia sembra aver aggravato la situazione, laddove – spiega il report – “i giornalisti si trovano di fronte a una chiusura nell’accesso alle fonti di informazione, a causa, o con il pretesto, della crisi sanitaria”. La domanda è quindi una sola: si assisterà ad una riapertura dopo la fine della pandemia? La risposta non è così scontata, considerando che “sta diventando sempre più difficile per i giornalisti indagare e riferire su questioni delicate”, soprattutto in Asia e in Medio Oriente, ma anche in Europa, dove “la pandemia ha condizionato la stampa…
da Vatican News