News

In Cina le librerie fisiche sembrano aver parato i colpi della pandemia da Covid-19: nel 2020, a fronte della chiusura di 1.500 librerie e punti vendita, ci sarebbero state infatti 4.000 nuove aperture. A sostenerlo sono i dati presentati nel corso della China Bookstore Conference, la conferenza organizzata dalla Books and Periodicals Distribution Association of China insieme al Bookdao New Publishing Institute.

A vincere il podio delle città con maggiori nuove aperture è Pechino, che si è aggiudicata il titolo di «Capitale delle librerie» con l’apertura di 639 nuovi punti vendita, e che – secondo il report – ha brillato per rapidità di reazione alla difficile situazione in corso e per le politiche di sostegno adottate dalla città.

Durante la conferenza sono stati inoltre assegnati riconoscimenti a più di 30 librerie che nel 2020 hanno aumentato le vendite e potenziato i servizi innovativi (tra cui eventi in streaming e le campagne online), nonostante l’agguerrita concorrenza dei siti di e-commerce, gli affitti e le spese di gestione aggravate dalla pandemia.

Consulta Il Giornale della libreria

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Mostra i commenti sul post