Sono 11 le biblioteche monumentali italiane, annesse ai monumenti nazionali, protagoniste di un grande progetto di digitalizzazione degli incunaboli: le abbazie di Santa Giustina a Padova e di Praglia, in Veneto; le abbazie di Montecassino, Casamari, Farfa, San Nilo a Grottaferrata, insieme alla certosa di Trisulti e al monastero di Santa Scolastica a Subiaco, nel Lazio; la Badia di Cava dei Tirreni e l’Oratorio dei Gerolamini a Napoli, in Campania.
L’iniziativa è partita nel 2018, vede la direzione scientifica della Biblioteca nazionale centrale di Roma, ma ha un respiro internazionale.
Le professionalità coinvolte nel progetto sono: bibliotecari e curatori di collezioni antiche, esperti di catalogazione del libro antico, paleografi e conservatori di manoscritti, archivisti, esperti di digitalizzazione e digital libraries, informatici, restauratori, e professionisti della comunicazione, videomaker e fotografi professionisti.