Liberi perché fedeli e credibili
di Giuseppe Berardi, ssp
Fedeltà e verità compongono un binomio inscindibile. Questo binomio percorre tutta la vicenda biblica fino a Gesù perché esiste una completa adesione tra gli eventi annunciati da Dio mediante la Parola dei suoi inviati e quanto Egli realizza nelle pieghe della storia biblica. Il credente israelita percepisce che Dio è veritiero cioè attendibile proprio perché è fedele a quanto promette. Così possiamo descrivere la verità non solo come «corrispondenza tra realtà e intelletto» (Tommaso D’Aquino) ma come processo di adesione e immedesimazione a vicende personali in cui Dio si rivela.
Esiste un’immagine plastica che descrive i due termini ebraici sottointesi a Verità: ‘emet e ‘mn. Nella tradizione nomadica del deserto (da cui parte la vicenda semitica della Bibbia) non esiste nulla di più terribile che il disorientamento provocato da una tempesta di sabbia. In una situazione così precaria, scoprire una roccia a cui aggrapparsi diventa essenziale. La verità è proprio quella roccia a cui si aderisce per trovare salvezza. Il rapporto è vero perché solido e non tradisce le tue attese: ti salva! Trasferendo la metafora sull’espressione giovannea «La verità vi farà liberi» (Gv 8,32) possiamo riconoscere che l’evento della vita di Cristo diventa motivo di verità per ciascuno di noi perché non delude ed è fedele. Ecco perché l’evangelista Giovanni non solo mette in rapporto la verità con l’evento di Cristo, ma li identifica.
Nel brano di Gv. 8 Gesù propone ai suoi uditori di divenire discepoli aderendo alla sua Parola ovvero alla sua persona. Il rapporto con Lui diventa vero perché fedele. Ed è per questo che possono sperimentare la libertà.
«L’esperienza di questa verità, che poi non è altro che Cristo stesso, libera la nostra vita dalla paura di sbagliare, dai sensi di colpa, dalla necessità di essere e apparire sempre perfetti, dalla legge levitica e dalla sua versione moderna, la casistica morale, da ogni nostra preoccupazione e dal giudizio degli altri» (Luca Refatti).
L’annuncio degli episodi evangelici diventa così motivo di ispirazione e metodo di informazione, perché sono fedeli a quanto promettono. Ecco perché papa Francesco propone di seguire quella verità che annuncia una fedeltà e quindi una piena e autentica libertà.