Il Giornale della libreria descrive il loro rapporto come una relazione, uno spazio di dialogo, una risorsa.
Per molti autori i social media possono diventare un pezzo di libro che non finisce. I social media servono per tutto quello che non trova spazio nei libri pubblicati. Per un editore, piccolo o grande che sia, questo significa poter mantenere alti attenzione e interesse tra un libro e l’altro, rinotiziando l’intero catalogo. I lettori hanno in tanti modi diversi espresso il loro desiderio di non uscire mai da un mondo narrativo, premiando saghe, serie e appuntamenti con personaggi amati e che non si vogliono abbandonare. I social media sono lo spazio per mantenere questo mondo disponibile e aperto, diventando così parte del lavoro editoriale più che di comunicazione propriamente detta. La comunicazione che funziona, oggi, è quella che arricchisce il prodotto, un dono che non chiede niente in cambio e che così facendo permette di arrivare a molte più persone.