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Internet e le reti sociali rappresentano, come ha ribadito Papa Francesco in occasione della LII Giornata mondiale delle comunicazioni sociali, “una possibilità straordinaria di accesso al sapere”, ma sono anche luoghi “esposti alla disinformazione e alla distorsione consapevole e mirata dei fatti e delle relazioni interpersonali, che spesso assumono la forma del discredito”.  Siamo davanti a una sfida che in tempi di Covid-19 chiama ancora di più a una ripartenza con l’impegno di ricostruire coesione sociale nelle piccole e grandi comunità, a partire dalla famiglia, per arrivare alla scuola, ai luoghi di lavoro e al mondo dell’associazionismo di ogni genere. È una sfida educativa che invita a ripensare il modo di comunicare dentro e fuori le reti sociali per dare maggiore valore alle relazioni interpersonali, al dialogo e all’incontro.

Occorre una “sostenibilità antropologica” che tenga conto degli insegnamenti della Chiesa italiana negli ultimi venti anni…

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