Quotidiani, periodici, riviste. Da una parte la crisi profonda della carta stampata, dall’altra, il Web tira sempre di più. È possibile forse, anche nella comunicazione, reinventarsi in mestieri nuovi provando ad affrontare positivamente un cambiamento che non si può arrestare. I dati Audiweb presentano letture interessanti.
Che tipo di pubblico è, ad esempio, quello di Internet rappresentato dai dati? Quasi equamente diviso fra uomini e donne – almeno su questo, non ci sono differenze e discriminazioni, pur con interessi diversi per contenuti altrettanto diversi. Naviga almeno una volta al giorno l’80 per cento degli adulti tra i 25 e i 54 anni; i diciottenni navigano più o meno per 5 ore al giorno, solo poco più dei 35-40enni e quindi non è vero che Internet fra i ragazzini ha più fascino: sembra anzi molto radicato sulla fascia d’età intermedia, con Millennials e X-Generation come protagonisti. Dai 55 anni in su il tempo di navigazione quotidiano cala di circa un’ora, e siamo sulle 4 ore e mezza, 4 ore e 20 minuti. E ci sono anche gli anziani: Internet raggiunge, soprattutto per motivi culturali, solo il 26 per cento circa degli Over 64, però quando ci arrivano il tempo che vi dedicano ogni giorno è superiore alle 3 ore e in aumento…